Priorità

Quanto è difficile dare le giuste priorità? Per me lo è sempre di più.

Per priorità, solitamente, si intende il mettere in sequenza delle attività e decidere quale va svolta prima rispetto ad un’altra, valutandone l’urgenza e l’importanza.. Non mi voglio soffermare su questo caso, riesco a decidere in modo veloce, sia con dati alla mano ed il confronto, sia con l’istinto, pertanto prendo decisioni con velocità e sicurezza, giusto o sbagliato che sia. Non fatico a dare una sequenza di priorità alle mie attività.

Mentre, mi voglio confrontare con te sulla difficoltà nel capire quali sono le attività che sono per me prioritarie, rispetto a quelle che dovrò delegare o cedere. E quando dico per me, intendo per il bene di tutte le persone che lavorano in azienda e per l’azienda stessa.

È certo che bisogna avere la consapevolezza che se delle attività prioritarie non vengono svolte per mancanza di tempo e posposte continuamente, si crea sfiducia, insoddisfazione e demotivazione. Le persone non trovano il dialogo, il confronto, le risposte necessarie, e questo non deve accadere. Pertanto, la soluzione è evidente: bisogna correre il più possibile per delegare o cedere le proprie attività, se questa è la cosa giusta da fare, per non essere l’ostacolo al flusso del lavoro.

Bene, una cosa l’abbiamo capita, ma poi subentra un altro fattore: anche se è evidente che il passaggio di consegne va fatto, si fatica a decidere o si attende di fare la cosa giusta, perché non si vuole lasciare ciò che si è svolto per tanti anni con fatica e passione.

Mi riferisco al parlare con le persone, andare nei reparti a vedere i prodotti che avanzano, ascoltare le difficoltà dei collaboratori ed aiutarli nel trovare le soluzioni, riorganizzare il flusso del lavoro. Tutte attività, come molte altre, che con il crescere dell’azienda devono essere delegate o cedute ad altri.

Ti stai chiedendo, dove sta il problema? E hai ragione, dovrebbe essere semplice e immediato, basta delegare o cedere l’attività, ma devi capire che per chi come me, che non ha ereditato nulla, ha fatto ogni mansione che oggi viene svolta in azienda, sa sporcarsi le mani in ogni ambito, trovare soluzioni e risolvere qualsiasi tipo di problema, da quelli che sembrano non avere una via d’uscita alle banalità, non è così facile.

Non pensare che sia per mancanza di fiducia negli altri. Non ritengo di essere l’unico che sa fare bene una mansione e che se tutti fossero come me, l’azienda sarebbe migliore. Al contrario mi piace attorniarmi di persone che sono più brave di me, che con grinta e determinazione, vogliono dimostrare di saper fare meglio quel lavoro e ambiscono ad una crescita personale, alla quale do sempre spazio.

Ma quello che voglio farti capire è che alcune attività mi piace proprio farle, per quanto mi piace il mio lavoro, ma non ho più il tempo di farlo come prima. Ti faccio qualche esempio.

Parlare con le persone. Tutte e continuamente. Salutarle la mattina e prima di andare a casa, ogni giorno. Ascoltare le loro esigenze, consigliarle, capire cosa potrebbe migliorare nel loro ambiente di lavoro, cosa le può aiutare a stare meglio e quindi lavorare meglio.

Inserire una nuova persona in azienda. Farle visitare i reparti e presentarla alla squadra. Spiegarle i nostri processi e strumenti. Trasmetterle tutto ciò che va bene, ma soprattutto cosa va migliorato. Dare dei consigli per partire con il piede giusto. Formarla e sostenerla nella crescita.

Essere al centro del processo, sul campo di battaglia. Affrontare il problema, trovarne la radice e portare soluzioni che possono migliorare il flusso del lavoro e l’organizzazione.

Queste sono solo alcune delle tante attività che posso/devo delegare o cedere. In parte l’ho già fatto, ma mi piange il cuore nel farlo, perché è ciò che mi piace fare. Però oggi ho altre priorità che ritengo più importanti per il bene di tutte le persone che lavorano in azienda e che possono dare fiducia e la garanzia di un posto di lavoro sano e di lungo periodo.

Condividere con te tutto questo, mi ha aiutato a prendermi questo momento per rifletterci e, mentre scrivevo qui, prendevo anche altri appunti per definire delle attività che devo delegare o cedere. Non è facile, ma è la cosa giusta da fare.

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