La Cultura dell’Errore

La diffusione della cultura dell’errore è fondamentale con la rivoluzione digitale (globalizzazione, infedeltà dei consumatori, multidisciplinarietà, velocità) che ha portato allo sviluppo di nuove metodologie e approcci quali la metodologia Agile o l’approccio Lean Startup che vedono tra i loro principi proprio l’accettazione dell’errore come prassi di lavoro.

Considerata uno stile di leadership, la cultura dell’errore rappresenta, un importante substrato organizzativo e culturale per le imprese che vogliono essere innovative. 

Per sostenere comportamenti che promuovono l’innovazione bisogna gestire un certo grado di errore, il quale incoraggia la generazione di nuove idee, la curiosità, l’assunzione di rischi, la sperimentazione, la competizione, l’atteggiamento positivo nei confronti del cambiamento, il confronto costruttivo.

Inoltre, con la cultura dell’errore si rende più semplice adottare uno stile decisionale partecipativo, in cui:

  • si sviluppi multidisciplinarietà, collaborazione, ascolto e confronto
  • sia più facile gestire il conflitto e trovare obiettivi condivisi
  • sia possibile accettare diversi stili di pensiero tra i membri dell’organizzazione

Allo stesso tempo si incoraggia un confronto costruttivo tra i collaboratori per affrontare la complessità e la dinamica dei contesti attuali.

La cultura dell’errore è una leva essenziale per stimolare l’approccio imprenditoriale tra i collaboratori, favorendo:

  • la propositività
  • la partecipazione
  • la padronanza nei processi di innovazione

evitando di inibire o punire chi prova a “cambiare le cose”, senza timore di conseguenze negative sulla propria immagine, status o carriera professionale.

Le imprese e le persone! Vincenti e innovative non devono premiare solo il successo, ma devono saper gestire e tollerare anche un certo grado di errore, al fine di creare non solo opportunità di business ma anche un’organizzazione sempre più capace di affrontare il futuro.