Diversi? O normali

Sai qual’é la mia soddisfazione più grande? Mi sento parte della Squadra! Si, hai intuito bene, sto parlando della nostra squadra, quella che ogni giorno arriva in azienda e collabora per affrontare sfide sempre più ambiziose.

Pensi che è ovvio che io ne faccio parte, avendola creata? Eh no sai, proprio no, anzi. Solitamente l’imprenditore ne è parte di diritto. È il capo, colui che decide ed impartisce ordini. Ma sentirsi uno della squadra è un’altra cosa. Far parte della squadra significa essere uno di noi. Significa sentire che chi ti è vicino ha fiducia in te ed in quello che fai.

Ho iniziato con il raccontarti questa mia bella sensazione, perché è il risultato di un progetto molto ampio che coltivo da quando sono entrato nel mondo del lavoro (pensa che eravamo nel secolo scorso 😅 ): creare un ambiente di lavoro dove le persone stanno bene.

Pensi che sono uno buono di cuore? Che ho un animo dolce ed umano? mmmhhhh direi proprio di no. Non ti voglio far credere falsi moralismi. Mi sono posto l’obiettivo di creare un’azienda fatta di persone e per le persone, perché lo ritengo strategico. È la base necessaria e solida per lo sviluppo del business. Conosci la mia storia, non ti voglio annoiare con altri aneddoti, ma quello che ho osservato fin da piccolo, giocando tra le linee di produzione, è che se una persona sta bene, anche il suo lavoro sarà migliore.

È un percorso che continuo a percorrere, durante il quale ho fatto tanti errori, e tanti ne farò ancora. Ci siamo riusciti? Magari! C’è ancora molto da fare. Ma ho sempre avuto la sincera intenzione di volere un ambiente bello per tutti. Ho capito che, sempre di più, è una priorità stare bene. Le persone sono uscite dagli schemi imposti dalla produzione di massa. Dal lavorare perché si deve lavorare e punto. Cercano la felicità in ogni momento della propria giornata

Ma cosa c’entra questo con Diversi o Nomali? Eccoci, ora ci siamo.

Ti ho già raccontato delle varie attività che facciamo in azienda, oltre che produrre ed essere focalizzati sul nostro core business. E sai tutto questo nostro essere dinamici e sperimentare iniziative, cosa appare agli occhi di chi ci osserva? Ci dicono che siamo Diversi! Anche un sacco di altre belle cose. Ma quello che più ci stupisce è che siamo considerati noi quelli Diversi.

E a te questo non fa sorgere delle domande? Siamo diversi da cosa? Probabilmente da quello che è sempre stato. Da uno schema. Da un modo di fare azienda di altri tempi. E quello che mi chiedo io è: ma il “Normale” è ancora il modello giusto? Non dovrebbe essere il Diverso a diventare la nuova normalità?

Spesso rifletto se stiamo sbagliando tutto noi o stiamo percorrendo la giusta strada. Ma penso anche che una giusta risposta a questa domanda non ci sia, perché, probabilmente, non c’è un Normale ed un Diverso, ma semplicemente ci sono obiettivi diversi.

Di certo è un approccio al fare azienda che non è per tutti. Richiede ben più impegno e sacrificio che il semplicemente decidere e comandare. Infatti, tutto questo non potevo farlo da solo, anzi, ho avuto la fortuna di incontrare persone che la pensano come me e che hanno saputo diffondere questo micro clima tra i vari team di lavoro, trasferendo sia l’entusiasmo del collaborare sia i valori che abbiamo assorbito in diversi anni di prove e tentativi.

Tutto bello vero? Si, te lo posso assicurare! Ma è giusto che ti dico anche dove stanno le difficoltà nel momento in cui pensi di aver raggiunto finalmente l’ambiente felice per tutta la squadra. Sappiamo entrambi che ogni bene o attività ha un grande valore quando scarseggia, mentre quando ce né in abbondanza, il suo valore scende. Quindi, la difficoltà sta nel creare sempre nuovi stimoli, perché facciamo presto ad abituarci al benessere, dimenticandoci com’era prima e/o come si sta nelle aziende Normali. E solo nel momento che si ha modo di fare il confronto, si capisce quanto grande sia la differenza. E quindi … eh si, anche da noi e con noi le persone si lamentano, hanno sempre in agguato quel senso di insoddisfazione. Ma è normale, lo dobbiamo capire e non dobbiamo deprimerci, ma, al contrario, perseverare e continuare a credere nel nostro obiettivo.

È per questo che siamo sempre in movimento. Sforniamo continuamente nuove idee audaci. Affrontiamo sfide sempre più ambiziose. È il brivido della novità che ci tiene uniti e ci fa ricordare che noi, i Diversi, abbiamo sempre qualcosa di nuovo da fare che ci coinvolge e stimola a fare sempre meglio, continuamente.

Ecco, ora sono sicuro che anche tu, se non lo sei già, vuoi diventare un Diverso. Bravo! Porta nella tua azienda ogni idea che possa essere utile a far stare bene le persone, sarà vincente per tutti. E raccontalo anche ai tuoi amici, ai tuoi compagni di viaggio, facendo da ambasciatori allo star bene nel luogo di lavoro, così di Diversi diventeremo talmente tanti, che saremo la normalità ed il mondo del lavoro, finalmente, sarà quell’ambiente che tutti noi vogliamo.