Tutto e subito

Siamo la generazione del tutto e subito!

Compriamo con un click qualsiasi cosa e ci arriva in poche ore. Possiamo iniziare a leggere online un libro ancora prima di comprarlo. Ogni tipo di informazione è disponibile immediatamente nel web. La spesa ci arriva comodamente a casa. Incontriamo persone virtualmente. Accediamo a documenti e dati da qualsiasi parte del mondo. E così via … ogni desidero e necessità possono essere ottenuti facilmente e velocemente.

Queste abitudini, come consumatori finali, hanno generato in tutti noi, la convinzione di poter disporre subito di ciò che si vuole.

Questa tendenza si riflette fortemente nel mondo del lavoro in ogni ambito, perché inconsciamente ci ha portati a pretendere da colleghi e fornitori prodotti e servizi immediati, dimenticandoci dei “tempi tecnici”.

Il mercato, però, ci insegna, che per essere leader ed innovatori, bisogna saper andare oltre i limiti e trovare nuove idee, modi e strumenti per poter reinventare mentalità e processi obsoleti.

Ma come fare?

Ci sono 4 componenti che ritengo fondamentali per poter evolvere la propria azienda mantenendola in linea con le crescenti esigenze del mercato:

Mindset –  Prototipazione Agile e 80/20 – Just in Time – Tecnologia

 

Mindset

Siamo tutti convinti che oggi è fondamentale essere reattivi ed agili. Non ci possiamo permettere di rimanere nella comodità dello status quo.

I collaboratori dell’azienda produttrice devono avere la convinzione che la soddisfazione del cliente è lo scopo primario di ogni organizzazione, tenendo ben presente che il servizio offerto (customer experience) nella fornitura del prodotto/servizio è la vera leva per il completo appagamento del consumatore.

Un’elevata qualità di prodotto/servizio non la considero più un plus offerto, ma una caratteristica comune e assodata. Con le conoscenze, i processi e gli strumenti a disposizione oggi, non ci si può più permettere di immettere sul mercato un prodotto mediocre, lo possiamo prevedere. Nel caso questo accada, il mercato attuale, globalizzato e connesso, provvederà immediatamente a estrometterci immediatamente, senza che abbiamo il tempo di una seconda chance.

 

Prototipazione AGILE e 80/20

Per bilanciare la qualità del prodotto con i tempi di realizzazione, vi riporto un principio ben conosciuto:

la maggior parte degli effetti è dovuta a un numero ristretto di cause

comunemente noto come “Principio di Pareto” o “legge 80/20”

Questo principio è molto utile nella prototipazione, perché ci porta a capire che possiamo fornire al nostro cliente l’80% della sua soddisfazione, facendo il 20% dello sforzo.

Possiamo dare anche un’altra chiave di lettura al principio: possiamo realizzare il 20% del prodotto richiesto, per soddisfare le attese del cliente all’80%.

Questo ultima interpretazione del principio fa capire che in prototipazione, il cliente ha un’ampia soddisfazione già dal ricevere la sperimentazione della caratteristica ideata, senza necessitare dello sviluppo di tutte le restanti componenti del prodotto, che sono già conosciute e non è utile rivalutarle.

Faccio un’esempio pratico: nel nostro caso, che creiamo capi d’abbigliamento, una nuova caratteristica può essere una lavorazione speciale, come un lavaggio, una stampa, una tintura o un ricamo. Per realizzarla, si crea completamente tutto il capo d’abbigliamento, industrializzando dettagli tecnici come la performance del tessuto, il fit o l’aspetto finale del capo, invece che costruire un veloce mock-up nel quale realizzare unicamente la lavorazione speciale.

Risulta evidente che per realizzare un prodotto, possiamo scegliere due modalità.

Orchestra: é raccogliere tutte le informazioni necessarie per l’avvio del processo. Industrializzare con il minimo dettaglio. Fornire al cliente il prodotto perfettamente finito. Questo indubbiamente richiede un tempo di realizzazione lungo, nel corso del quale non prevede modifiche e miglioramenti, ma solo un’ottimizzazione dell’impiego delle materie prime. EFFICIENZA.

Jazz: (Agile oriented) è iniziare lo sviluppo del prodotto con le informazioni minime necessarie per avviare il processo. Raccogliere le informazioni mancanti man mano che avviene lo sviluppo del prodotto. Coinvolgere il cliente nell’avanzamento del processo. Scambiare valutazioni e consigli migliorativi, applicandoli al prodotto in corso d’opera. Si ottengono tempi di realizzazione più brevi e caratteristiche del prodotto ottimizzate. EFFICACIA.

Come diciamo in azienda, agendo agilmente e con il principio dell’80/20, non otteniamo dal cliente l’effetto “WOW” (entusiasmo generato dalla sorpresa di aver ricevuto il prodotto perfettamente come lo si desiderava), ma abbiamo focalizzato l’attenzione sulla caratteristiche principali che il cliente vuole testare (80%), tralasciando le parti non influenti che comporterebbero spreco di energie e tempo, ma concentrando gli sforzi solo sulle caratteristiche nuove da sperimentare (20%).

Non dobbiamo aspirare alla perfezione, questa può comportare tempi di realizzazione non accettabili, ma dobbiamo saper capire il giusto rapporto tra la qualità ed i tempi di realizzazione.

 

Just In Time

Si fonda sulla centralità del cliente, focalizzando l’obiettivo nella sua piena soddisfazione.

Assodato che è la qualità del servizio la vera sfida, dobbiamo agire con un’approccio Lean, ottimizzando gli sprechi e riducendo il più possibile il ciclo del prodotto.

Sprechi. Si intendono di materie prime e nei processi.

Materie prime: è strategico ridurre al minimo gli stock di magazzino, permettendo la massima versatilità nelle scelte, velocizzandone il reperimento, lo smistamento e la messa in lavoro.

Processi: rendere ogni fase di lavorazione da efficiente (fatta bene secondo quanto stabilito, con le risorse minime indispensabili) ad efficace (raggiungere l’obiettivo prefissato), migliorando continuamente il processo (Kaizen), senza attenersi a rigidi schemi prestabiliti.

Ciclo del prodotto. Ottimizzare non tanto la produzione, bensì le fasi a monte come la creatività, la fattibilità, l’industrializzazione e la messa in lavoro.

Sono queste attività, svolte prima dell’avvio del ciclo di produzione che erodono tutto il tempo recuperabile. Il restante tempo, definito tecnico o macchina, può essere presidiato miticolosamente, ma anni di esperienza l’hanno già saputo portare alla massima efficienza e non è utile accanirsi in ulteriori grandi sforzi, che portano solo minimi risultati.

Per aiutarci nella strada del Just in Time, abbiamo, da tempo, conoscenze e strumenti che ancora abbiamo imparato a sfruttare solo superficialmente, come il design thinking, il Creative Solution Finding, l’Agile ed il Lean Thinking.

Tecnologia

Gli strumenti a disposizione devono essere continuamente aggiornati. Investire in tecnologia è essenziale, perché l’evoluzione del mercato è veloce e, come esso, anche i nuovi strumenti che ci permettono di tenere il passo con l’innovazione.

Rifiutare la tecnologia è una possibilità, basta decidere di isolarsi in un’isola nel bel mezzo dell’oceano o in una vetta sopra i 4.000mt..

Nel caso, invece, si voglia vivere con le stesse abitudini che si sono acquisite negli anni, dove la crescita e lo sviluppo erano molto più lente rispetto ad oggi (ricordo che la crescita dell’innovazione è una curva che sale esponenzialmente), bisogna necessariamente dedicarsi allo studio delle tecnologie a nostra disposizione.

Se non vogliamo farlo per noi, facciamolo per stare al passo con i nostri figli e colleghi, per i quali può risultare incomprensibile, al contrario, ignorare l’esistenza e l’utilizzo di strumenti digitali e delle loro applicazioni.

Uuuffff, è stata lunga, ma ci voleva! Adesso siamo pronti per fare tutto subito, come io vorrei accadesse ogni qual volta mi viene una nuova idea (troppo spesso).