il Processo di Innovazione

La mia funzione in azienda, che ritengo oggi la più importante per la nostra evoluzione, è supportare la crescita dei miei collaboratori, stimolando fiducia nelle loro abilità, la sperimentazione, la collaborazione, l’autonomia e la proposta di soluzioni migliorative.

Ciascuno membro della nostra organizzazione, nello svolgere le proprie mansioni, è certamente migliore di me. Conosce a fondo come svolgere ogni task, le tempistiche, il processo, le difficoltà. Spesso, però, si svolgono le attività in modo abituale, non riuscendo a vedere come si possono migliorare.

E’ in questo momento che deve arrivare il mio supporto, quello sguardo dall’esterno che riesce a notare qualcosa che potrebbe essere migliorato.

Certamente, non sono il solo che può fare questo, tutti i colleghi in azienda lo devono e lo possono fare, ma per me deve essere una priorità quotidiana.

Ci sono 3 aspetti chiave che definiscono il processo di innovazione:

  • la collaborazione, tramite l’attrito creativo
  • l’apprendimento guidato dalla sperimentazione, tramite l’agilità creativa
  • il processo decisionale integrativo, tramite la risoluzione creativa

Vediamoli uno a uno, secondo quello che io oggi credo essere per ciascuna componente una sua definizione attuativa.

 

L’attrito creativo. È la capacità di creare una proposta continuativa di idee, stimolando il desiderio di azione e miglioramento. Questo lo si fa confrontandosi con il team, tramite il dialogo, il dibattito e persino il conflitto.

L’innovazione non è un lampo improvviso di un singolo visionario, ma è sempre il frutto di un’opera collettiva.

Mi piace pensarlo come un attrito, nel senso positivo del termine, perché l’attuazione di idee innovative è un sano confronto che si ottiene con uno scambio di esperienze, competenze e punti di vista diversi.

Con questo non voglio dire che è bene litigare, assolutamente. Il confronto deve essere intelligente e rispettoso: quando non condividiamo una convinzione, un’attività, un metodo o un processo, il nostro disappunto non deve ricadere sulla persona, ma dobbiamo scovare la radice che ha originato una differente visione ed attivarci per migliorarla.

Semplicemente, punti di vista diversi posso originarsi per mancanza di conoscenze, falle organizzative, demotivazioni, paure e gerarchie, tutte motivazioni che possono essere cambiate e migliorate.

Se, invece, il motivo di divergenza è accertato che riguarda la persona, la quale risulta incompatibile con gli obiettivi aziendali, allora deve essere allontanata dall’organizzazione per salvaguardare l’intero team.

 

L’agilità creativa. È la capacità organizzativa di sperimentare e perfezionare le idee mediante test rapidi, seguiti dalle opportune riflessioni e da adeguati aggiustamenti.

È raro che la migliore soluzione a un problema compaia in tempi rapidi; più spesso, emerge da un’intenso processo proattivo di sperimentazione per prove ed errori.

Le idee producono sperimentazione e la sperimentazione produce idee. E’ un processo di miglioramento continuo, infatti l’innovazione consiste nel provare, apprendere, migliorare e riprovare.

Un aspetto da non dimenticare nella sperimentazione è il principio 80/20, dove è importante ottenere il massimo risultato (80) con il minimo sforzo (20), solo in questo modo si posso generare nuove proposte in un tempo che non le abbiano già rese obsolete.

Ricordiamoci che dobbiamo tendere alla perfezione, ma non esigerla ad ogni ciclo di innovazione. Al contrario, dobbiamo far crescere la cultura dell’errore, che sta alla base del processo evolutivo.

 

La risoluzione creativa. È la capacità organizzativa di prendere decisioni integrative, unendo idee diverse e persino opposte in un’unica soluzione soddisfacente. Sono combinazioni di idee esistenti, che da sole sembrano inutili ed incompatibili.

Per questa funzione abbiamo creato la “Banca delle Idee“, che permette a ciascuno di proporre un’idea, di qualsiasi genere, il più possibile strampalata e irraggiungibile, che combinata con altre visioni, miglioramenti e competenze, può essere raggiunta o generare idee nuove.

L’attività fondamentale è mai buttare le idee raccolte, ma archiviarle meticolosamente e ad ogni ciclo rivalutarle, perché il processo continuo d’innovazione può far diventare un’idea inattuabile di ieri, un obiettivo raggiungibile domani.

Questa organizzazione di scambio di idee necessita alla base di una capacità di allineamento, cioè riuscire ad interagire tra colleghi, ciascuno con le proprie abilità, coordinandosi per l’ottenimento dell’obiettivo comune dettato dalla Mission aziendale e nel pieno rispetto della sua Vision.