Arrivare alla Radice

Tu vedi i problemi che ci sono in azienda? Certamente SI! E quanti ce ne sono!

E come ci comportiamo? “Qui non funziona nulla”, “quelli hanno deciso così”, “faccio quello che mi dicono”, “le persone non capiscono”, “faccio tutto io”, “se non ci sono a controllare non va avanti nulla”, e così via. Queste sono le frasi che si sentono nelle aziende. Continue lamentele. Malumori e discussioni. Insoddisfazione e paura di sbagliare. E quindi? Nulla. Parliamo, parliamo e parliamo, ma non arriviamo alla Radice del Problema.

Se ci pensi è un paradosso. Vediamo il problema, lo esponiamo molto, lo analizziamo poco e non lo risolviamo alla radice.

Risolvere il Problema alla Radice significa evitare che ciò accada nuovamente. La prima fase dell’emergenza è certamente trovare una soluzione immediata al problema, ma l’azione fondamentale che rafforza il valore delle competenze di una persona, è analizzare il perché è accaduto e come/cosa fare perché non accada nuovamente.

Questo approccio superficiale al problema lo noto anche nella mia squadra, dove certamente sono io per primo che devo imparare a diffondere correttamente questa cultura. E noto che è molto diffuso anche dai colloqui di lavoro, durante i quali viene sempre elencata la capacità nel problem solving, peccato che ciò è inteso come tappa buco e gestione dello stress. Invece, come ti ho già detto, l’abilità nel risolvere un problema sta nella fase successiva, passata la bufera.

Vedere il problema ne siamo capaci tutti. Analizzarlo, riescono a farlo in pochi. Arrivare alla Radice del Problema e attuare un miglioramento o un cambiamento radicale, perché non si verifichi nuovamente, è una skill che pochi possiedono.

Ho identificato quattro principali motivi che generano problemi in azienda. Cerco di esporli brevemente e di condividere qualche pensiero di miglioramento.

1. Mansioni e ruoli. Certamente nell’organizzazione ci deve essere la libertà di agire e migliorare a tutti i livelli. Se le decisioni dipendono solo dal vertice, allora non si può chiedere alle persone di fare ciò che non gli è concesso. È un investimento di fiducia che l’imprenditore deve fare. Assodato questo, l’attività è di condividere ruoli e le mansioni. Deve essere chiaro a tutta la squadra “chi deve fare cosa”.

2. Processi. Il flusso del lavoro deve essere descritto dettagliatamente e riportato in un luogo che sia fruibile e/o visibile a tutta la squadra. Se non è chiaro come si deve procedere per creare un prodotto o un servizio, ci sarà continua confusione e grandi sprechi. È comune pensare che seguire processi definiti crei burocrazia e rallenti il flusso. Sbagliato! Processi chiari, ben studiati e condivisi, permettono alle persone di essere autonome e sapere esattamente cosa fare in ogni momento. Non dimenticare che appena finito di scrivere un processo si inizia subito a migliorarlo, continuamente. Non è un’attività una tantum, ma è ciclica. Aspirare alla perfezione è una grande qualità, anche se si può sempre migliorare.

3. Carico di lavoro. La domanda, sempre più fluttuante, genera dei nodi che rallentano il flusso del lavoro. L’abilità è gestire la complessità che si genera, ma soprattutto trovare una soluzione a monte per evitare che ciò si verifichi nuovamente. Abilità sono l’umiltà nel non voler essere dei tuttologi e saper delegare. In questo motivo di problema influisce spesso la paura della concorrenza del collega e/o il desiderio di potere e comandare. Sono tutte paure dettate da insicurezza, che si possono sconfiggere unicamente con la fiducia nell’azienda e nella squadra e l’accrescimento della proprie competenze tramite la formazione e l’esperienza.

4. Orientamento all’obiettivo comune. Premesso che l’obiettivo aziendale sia condiviso con tutta l’organizzazione, essere uniti nella sfida comune è l’essenza per vincere. Ciascuno svolge le proprie mansioni, ma la forza di una squadra è aiutarsi l’un l’altro, condividere gioie e dolori. È utopistico pensare che tutti possano contribuire allo scopo aziendale, infatti i dipendenti svolgeranno unicamente il loro lavoro, mentre Rockstar e Collaboratori si aiuteranno reciprocamente facendo anche ciò che non gli compete, perché l’obiettivo comune deve essere raggiunto, sempre!

Come hai notato, i 4 principali motivi che generano problemi in azienda, sono attività che si devono avviare alla Radice del problema. Sono delle basi solide per agevolare il lavoro, la comunicazione e le relazioni della squadra. Regole chiare permettono alle persone di trovare Benessere nel luogo di lavoro.

Hei cosa aspetti? Inizia a scrivere Mansioni, rappresentare i Ruoli, definire i Processi, valutare i Carichi di lavoro e Orientare la squadra all’Obiettivo Comune e vedrai che la gravità dei problemi si ridurrà progressivamente e l’engagement crescerà.

2 Replies to “Arrivare alla Radice“

  1. Buongiorno
    Come lei spiega giustamente il problema deve essere preso alla radice , quindi all’inizio del suo cammino per non diventare perdita di tempo ,quindi incapacità di arrivare alla qualità e rallentamento della fluidità esecutiva …
    Ad ognuno il proprio ruolo !(questa frase mi piace molto)
    Tutti dovrebbero essere “addestrati “ per saperlo fare in maniera consona , ovvio ,si è umani e qualche errore ci può stare… ma una tantum!
    Poi bisogna dire anche che, in certe aziende i vertici si impongono , senza vedere in trincea cosa succede..
    Danno modo che partano così le lamentele i malesseri fra collaboratori.
    Della serie .. (e non mi sta bene)… gli ultimi , devono far sempre in modo che il cerchio si chiuda , altrimenti sono cavoli!
    Comunque ci sarebbe da discuterne per ore !
    Saluti

    1. Hai proprio ragione, c`è veramente da confrontarsi per ore. È importante farlo, soprattutto con chi non sta in trincea. Certamente c’è anche il timore di dire quello che si pensa per ripercussioni future, ma se si presume di avere a che fare con persone meritevoli, allora un confronto diretto porta sempre a miglioramenti, anche se in prima battuta ogni feedback fa male e può portare malumori. Persone meritevoli sanno incassare, pensare e cambiare.

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