RockStar

Che ruolo hai nella tua azienda? Sicuramente mi dirai un titolo o mi descriverai le tue mansioni. Ma intendo, cosa fai in azienda che ti rende speciale? Svolgi le tue mansioni al meglio? Hai molta esperienza tecnica? Lavori intensamente senza perdere un minuto? Hai un’efficienza senza eguali? Senza di te l’azienda non va avanti? Bravo!  Veramente complimenti, sei un ottimo dipendente.

Ho usato volutamente il termine dipendente, perché rende perfettamente l’idea che sei collocato in un organigramma gerarchico, con un titolo e delle mansioni. Non uso mai questo termine mentre parlo, mi fa ricordare quando da piccolo giocavo tra le catene di confezione e vedevo le persone lavorare senza stimoli. Preferisco usare il termine Collaboratore. Mi da più l’idea di un gruppo di persone che si scambiano consigli e si supportano l’una con l’altra. Una gerarchia in azienda obbligatoriamente esiste, non la posso negare, è dovuta al nostro sistema di lavoro, con contratti collettivi, titoli, livelli e compensi, ma il mio modo di vedere la Squadra è una bella sfera, fatta di punti, tutti interconnessi tra loro.

Ma ora torniamo a quello che sei e fai in azienda. Continuo a chiamarti dipendente, perché per essere un collaboratore, ci vogliono doti maggiori e non so se tu le hai … tranquillo poi te lo spiego.

Quindi, sei felice di essere un bravo dipendente, il tuo capo (se sei un dipendente, allora hai anche un capo) ti da la sospirata pacca sulla spalla, svolgi bene i compiti e ti fai rispettare dalla squadra. Cosa vuoi di più dal lavoro! Super! Cosa? Non sei tanto contento? Ti lamenti? Fai gruppo per sostenere la tua infelicità? Vorresti prendere di più? I colleghi con capiscono, non sono al tuo livello? Ma allora cosa non funziona? Proviamo a capirlo insieme, usando un paragone con lo sport.

In ogni squadra di professionisti, e noi siamo professionistiperché non giochiamo per svago, ci sono le riserve, i giocatori ufficiali ed i fuoriclasse. Sono tutti meritevoli di stare in squadra, fanno gli allenamenti, conoscono le regole e gli schemi di gioco, amano le sfide e vogliono vincere. Se così non fosse, non starebbero in squadra, l’allenatore li allontanerebbe. Ma qual’è la differenza? L’hai già capito … i dipendenti sono le riserve, mentre i giocatori ufficiali sono i Collaboratori.

I dipendenti sono brave persone, nulla da togliere, ma i Collaboratori si impegnano a tal punto nei loro allenamenti, nel migliorare gli schemi, nel motivare i compagni, che sono loro a trainare la squadra verso la vittoria. Durante la partita, se danno il massimo, vengono premiati con il riposo e fanno entrare una riserva (questa è la Delega). Però sono loro che al fischio finale si sentono i veri vincitori. Se ci pensi nel lavoro accade uguale. Ti senti veramente appagato se vai oltre i tuoi compiti. I tuoi sforzi e le tue iniziative, trasformano il corso dell’azienda. Lo migliorano continuamente. Non hai bisogno di elogi, le tue soddisfazioni ti crescono da dentro, le senti tue, le vivi in prima persona, sai di essere di più, di fare oltre quello che è scritto nel tuo mansionario.

Quindi ci sono i Dipendenti ed i Collaboratori. E i veri fuoriclasse? Nella nostra azienda si chiamano RockStar.

Non pensare di vedere persone che girano in azienda con il bomber ricamato Rockstar e tanto meno ci sono titoli ufficializzati. Il Team delle RockStar è virtuale, è dinamico. È fatto di momenti, relazioni, valori. Ciascuno lo sente da solo quando è una Rockstar, non ha bisogno di nomine.

Non mi capisci vero? Cerco di spiegarmi meglio. Se non vogliamo gerarchie, sicuramente non formiamo Team che collocano delle Persone più in alto di altre. Però, ci sono Persone che vanno ben oltre quello che c’è scritto nel loro mansionario. E vanno anche oltre al miglioramento dei processi ed alla risoluzione dei problemi. Sono puri innovatori e sostenitori. Persone fidate, che vogliono il bene dell’azienda perché sanno che è il bene di tutti. Persone che sanno ascoltare. Persone che agisco per il Noi e non per l’interesse personale. Persone curiose, che non finiscono mai di imparare. Persone che si fanno carico del peso della responsabilità. Persone che sanno vedere oltre. Persone che fissano obiettivi per trasformare radicalmente l’azienda. Persone che generano idee. Persone che sperimentano continuamente, senza paura, senza resistenze. Persone resilienti.

Le RockStar, sia gli innovatori sia i sostenitori, sono in perfetta sintonia su ciò che accade in azienda e su ciò che gli gravita attorno. Non scrivono email, si scambiano sguardi. Non fanno riunioni, camminano assieme. Non si confrontano sulle decisioni, agiscono autonomamente. Non discutono, si sostengono. Si divertono in ciò che fanno. Adesso sai se sei una RockStar.

Tieni presente che statisticamente un’organizzazione è formata da RockStar per il 15%, composto di innovatori (3%) e sostenitori (12%). Poi c’è una metà che sono i Collaboratori. Ed il terzo rimanente è fatto di dipendenti. Questo punto è molto importante da capire come affrontare la crescita di un’azienda, perché ogni cambiamento scorre tra queste persone.

Eccoti come avviene il flusso del cambiamento. Gli innovatori portano nuove idee e cercano con ogni forza di coinvolgere i sostenitori, i quali non sono così immediati nel capire l’opportunità, però si fidano e quindi si impegnano ad appoggiarli. Con confronti, formazione, dati certi e risultati dimostrati, oltre che il giusto tempo, si supportano i Collaboratori, i quali vengono accompagnati verso il Cambiamento. Tra Rockstar e Collaboratori, due/terzi dell’azienda, si può affrontare il cambiamento e vincere la sfida fissata. È i dipendenti? Non vengono sprecate energie considerevoli per loro. Vengono diretti e partecipano. Devono svolgere al meglio le loro mansioni, altrimenti la Squadra li escluderà.

Ora vuoi sapere cosa faccio io? Ti sei già dato la risposta? …. nel nostro esempio sportivo immagino hai pensato all’allenatore. Sei un po’ banale però, te lo devo dire. Nel mio caso non sono l’allenatore. Non ho schemi di gioco collaudati. Non ho allenato altre Squadre oltre la mia. Non ho vinto alcun campionato. Sono un Facilitatore. Stimolo e raccolgo idee prodotte dai Collaboratori. Non do soluzioni. Favorisco l’emergere del pensiero divergente e positivo. Organizzo i momenti di convergenza tra le RockStar ed i Collaboratori, sospendendo il giudizio, cioè ostacolando i killer delle idee (Persone Pericolose!). O meglio, mi impegno a fare questo. Il concetto in testa ce l’ho chiaro. Per eseguirlo al meglio ho ancora molto da imparare, però mi impegno ogni giorno a migliorare. È la mia sfida più grande. Riconoscimenti non ne ricevo, nessuna pacca sulla spalla, lo faccio perché è la cosa giusta da fare, per il bene di tutte le persone che sono con me.

E tu? Nella tua azienda cosa sei? Un dipendente, un Collaboratore o una RockStar? A te la scelta. Perché è una scelta. Non è calato dall’alto, è una tua scelta. Elimina dalla testa che dipenda dai vertici, è solo un alibi. Se non sei tra quelli che pensano che un imprenditore sia una persona con un gran fondoschiena che gli sono piovuti addosso dal cielo intuizioni, aiuti e soldi, ma è colui che ha saputo costruire l’organizzazione in cui lavori, allora puoi capire che non si farà mai sfuggire una RockStar. Può avere attenzione a tenere al suo fianco un bravo Collaboratore. Valuterà ogni dipendente per il suo mansionario. Ma le RockStar saranno con lui in ogni sfida.

Quindi il cosa sei dipende da te, ricordalo, non dagli altri. Non darti scuse e non auto-convincerti che sei una vittima. Non serve a nulla.

Forza RockStar, sei tu la leva del cambiamento!