Trasferire la propria Conoscenza, come?

Vogliamo trasferire la nostra Conoscenza? E lo sappiamo fare?

Nell’articolo Spieghiamoci, ti ho parlato dell’importanza di trasferire la nostra conoscenza alle persone curiose e desiderose di imparare, come soluzione dei conflitti che si creano in azienda, dovuti alla mancanza di chiarezza degli obiettivi fissati, del perché devono essere raggiunti, del come lo si deve fare e che cosa bisogna fare per ottenerli.

Però non ti ho parlato di quale può essere un metodo per trasferire la propria conoscenza, cioè come si fa ad insegnare.

Può sembrarti banale questa precisazione, in quanto l’insegnare, quando si conosce approfonditamente l’argomento, è semplicemente esprimere in modo chiaro e comprensibile tutte le informazioni che si conoscono di un determinato argomento. E fin qui siamo d’accordo che lo sappiamo fare. Ma la difficoltà non sta in questo, bensì nel modo che si utilizza per farlo. E, quindi, bisogna saperlo fare.

Ciascuno di noi certamente avrà il proprio modo che più o meno funziona. Io ti voglio raccontare di quello che sto utilizzando io o, per lo meno, quello che tento di fare. E senza tanti giri di parole te lo dico subito, è semplice: lascio fare.

Stai ancora ridendo? No dai, sono serio … ora ti spiego meglio. Non intendo che lascio fare, nel senso che non spiego nulla, ma nel senso che cerco di dare suggerimenti ed essere di supporto, senza dare le soluzioni. Creo gli stimoli perché le persone facciano da sole, mettendo del suo e, quando hanno bisogno, chiedono il mio aiuto. Ed anche in quel momento, cerco di non dire loro esattamente cosa fare, ma le invito ad arrivarci da sole, facendole ragionare. Se alla fine noto che la soluzione è difficile da raggiungere, allora le accompagno con il consiglio finale, se ce l’ho. Oppure, in ultima istanza, facciamo un tentativo.

Non ti ho convinto fino in fondo? Non ti è chiaro il metodo che uso? Ok, proviamo con un breve racconto, ti sarà più chiaro.

Quando da piccolino stavo a casa nel pomeriggio con i nonni, per non lasciarmi davanti alla tv, mi facevano lavorare con loro. Erano quei lavori che ogni giorno vanno svolti da una famiglia che vive tra orto (mezzo campo), campi e i boschi, con la coltivazione e raccolta di ortaggi e frutta, il taglio dell’erba nei campi e della legna nei boschi, e di tutte le manutenzioni necessarie alla casa, alle baracche ed agli attrezzi.

Per i miei nonni sarebbe stato facile tenermi vicino a loro, farmi osservare cosa facevano e, mentre svolgevano il lavoro, spiegarmi come lo si fa. Invece, facevano una cosa molto più difficile e dispendiosa di energie: me lo facevano fare! Eh si, far fare è il miglior modo che esiste per insegnare al meglio come svolgere un lavoro.

Da ingenuo, pensavo mi volessero sfruttare! Hahahhaha cosa vuoi che fossero le mie forze, da soli avrebbero fatto molto prima. Ed invece volevano insegnarmi al meglio, facendomi fare da solo il lavoro. Solo così potevo capire come lo si fa in ogni movimento, con l’utensile o l’attrezzo giusto, conoscendo le tecniche ed anche i rischi. Eh si, perché qualche martellata sulle dita, tagli qua e la e tante botte, non sono mancate. Per non parlare delle urla ed i ceffoni ricevuti perché non mi impegnavo … ma erano altri tempi, più autoritari. Ma del resto per imparare qualche sacrificio bisogna farlo e qualche rischio lo si deve correre.

E quindi, in definitiva, penso ti sia chiaro che l’importante non è far vedere come si fa un lavoro, facendolo e spiegando. Ma, se vogliamo che la persona alla quale vogliamo insegnare veramente impari, dobbiamo darle le informazioni necessarie e lasciarla fare, provare, sbagliare, riprovare e sbagliare ancora, correndo il rischio che quel primo lavoro non sia stato svolto al meglio, ma siamo certi che successivamente sarà un miglioramento continuo ed un nuovo esperto per quella mansione si sta formando e crescendo.

Insegna tutto quello che sai, usa ogni idea, energia e metodo che ritieni più opportuno, ma l’importante è che trasferisci la tua conoscenza, sarà anche un vantaggio per te che, nel farlo, noterai ancora piccole imperfezioni ed avrai modo di imparare da te stesso ancora qualcosa. E se sai svolgere un lavoro al meglio, che null’altro pensi di dover ancora imparare, allora delegalo totalmente.

Allora buon insegnamento a tutti, perché ricorda che insegnare non è compito solo di capi e team leader, ma di tutti. È un dovere di qualsiasi persona che vuole fare il bene dell’azienda il trasferire ad un collega l’attività che ha imparato bene a svolgere o un’informazione che può essere utile a tutto il team o, addirittura, all’intera squadra.

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